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June 29, 2020
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Camino online IV

UGANDA

IL MONASTERO DI CRISTO NOSTRO SIGNORE – TORORO

Il Monastero di Cristo Nostro Signore fu fondato nel 1983, elevato al rango di un Priorato semplice nel 1993, e solo recentemente, il 16 Marzo 2020, il Monastero é stato elevato al rango di un Convento Priore. Essendo appena stato elevato a questo rango, la sua comunità deve affrontare la sfida di continuare la visione dei padri fondatori, e dare corpo all’ espressione del nostro Carisma monastico e missionario.

Abbiamo una comunità vibrante e giovane di 39 monaci, la maggior parte dei quali sono uomini sotto l’età dei 35 anni. Grazie a questo, si può certamente dire che la comunità abbia ne suo seno una grande potenzialità.

Portiamo avanti una serie di progetti i quali includono, l’azienda agro-forestale, la scuola vocazionale, un ospedale oftalmico, uno spaccio, una casa degli ospiti, ed i programmi sociali di aiuto alla popolazione. Tutti questi progetti riflettono la nostra Missione e Visione di quello che deve essere una Comunità monastica.

Così come ogni altra istituzione, la comunità deve affrontare una serie continua di sfide e difficoltà. Essendo una organizzazione senza fini di lucro, finanziare tutti i progetti è sempre stato difficile in quanto possiamo contare esclusivamente sulle donazioni. La nostra situazione è certamente peggiorata a causa della pandemia del Coronavirus. Il lavoro all’interno del monastero è arrivato ad un fermo completo a causa delle misure di contenimento. Oltre 120 dei nostri lavoratori sono a casa. Tutti i dipartimenti stanno operando al minimo se non sono fermi completamente. In pratica il nostro apostolato è stato gravemente ostacolato non ché la nostra capacità di produrre un reddito si è fermata.

 

Nonostante tutto questo, siamo convinti di essere nelle mani di Dio e crediamo che Dio ci aiuterà ad attraversare questo periodo di pandemia e ci ridonerà la nostra speranza nella vita.

REFLEXIÓN

21 GIUGNO

Nuovi orizzonti

Rev Peter Hullah, membro della Confraternity of Saint James

Salute, mi chiamo Peter, e sarò la vostra guida per questa riflessione. È un onore potervi parlare dalla nostra casa nel Lake District, il cuore verde e piacevole dell’Inghilterra, e non lontano dai molti dei sentieri più belli e da uno the nostre più importanti strade.

All’inizio della storia della Bibbia, Dio disse ad Abramo di partire dalla sua terra per andare in un posto nuovo. Lascia la tua terra e via verso i paesi che io ti mostrerò e sarai benedetto.

Cosi’ comincia la storia di Dio. Lascia quello che è sicuro e raggingi quello che si trova oltre.

Essendo cresciuto a Bradford, Inghilterra, la mia scoperta dell’ignoto prese una svolta drammatica quando ebbi 17 anni. Chiesi ai miei genitori se potessi farmi volontario per diventare un insegnante in Kenia prima ancora di cominciare l’università. Volevo lavorare in un luogo che non potevamo neanche in grando di trovare sulla mappa –mi dissero di sì, ed andai. Ripensando ai quei giorni, l’incoraggiamento incondizionato dei miei genitori mi rese capace, soltanto un ragazzo, di lasciarmi dietro la sicurezza della mia casa. Quello fu il loro dono più grande, nel poter partire, ho potuto scoprire più di quanto avrei mai potuto immaginare.

Mentre vivevo in Kenia molti anni fa, cominciai a sentire la mia vocazione di insegnare e di diventare un prete. Imparai di prima persona quel senso di amicizia ed accogliamento che sono subito evidenti in Africa. In seguito mi misi in viaggio per l’Uganda, sulla strada in bus per Tororo. Riesco ancora a ricordare molto bene la piazza centrale del mercato , ed è vermente un privilegio per me oggi poter essere legato con la preghiera con il monastero do Tororo.  Sento in una qualche strano modo di conoscerlo personalmente. Per più di cinquant’anni, ho goduto della ricchezza dell’amicizia degli Africani, e della loro generosità, sia che si trattasse di promuovere lo studio nel Sudan e nel South Sudan, sia camminando passo dopo passo fino alla sommità del Monte Kilimangiaro. Sorprendentemente nella mia vita ho finito per fare proprio quello quattro volte, e sempre in compagnia di coloro che più ho amato. Ed ogni volta, sebbene la salita sembra essere sempre più difficile, la vista dalla sommità sembra cambiare ogni volta, cosi con il cambiare della mia visione del mondo.

Mentre vivevo ancora in Inghilterra negli anni ’70, e lavoravo come un insegnante alle prime armi, venni a sapere di Santiago ed del omonimo Cammino. Mi piace credere che tutti quei pellegrinaggi con i giovani studenti di allora abbiano contribuito alla formazione delle nostra fede Cristiana. Mentre camminavamo, continuando a crescere ed a guardare avanti, cominciammo a sentire sfide sempre nuove che potemmo affrontare ogni volta grazie alla cultura, alla compagnia, ed alla preghiera.

Nelle parole del poeta Spagnolo Machado, “Voi che Viaggiate, il Cammino e la vostra Via e null’altro”. Crescendo con gli anni, comincia a scoprire come la strada del mio Cammino andava rivelandosi, di pari passo con la graduale formazione di me stesso come un essere amato da un Dio il cui amore mai ci abbandona, a dispetto degli ostacoli e di quelle volte che ho perso la mia strada.

Benedetto in abbundanza sul mio Camino, ci sono momenti dei quali sono veramente grato. Inaspettatamente questi spesso accandono quando Io e mia moglie lavoriamo come volontari “Hospitaleros” per la comunità dei pellegrini in Rabanal, con i monaci nostri vicini. Forse è proprio lìche, giorno dopo giorno, Dio ci chiede di lasciare il confort delle nostre case ed andare a pulire le camerate, e lavare i piedi dei pellegrini. È lì che si viene benedetti. Sembrerebbe essere una occasione improbabile, ma lo siamo stati ed ancora lo siamo. Attraverso l’accoglienza del prossimo, l’ascolto delle loro storie, e la scoperta della profondità della spiritualità ed ospitalità Benedettina, siamo stati cambiati. I nostri cuori sono diventati più grandi. Quel poco che diamo e nulla in confronto a quello che riceviamo indietro.

Nel partire, trovai, nel dare, riceverai, e questa è la mia esperienza, è il messaggio del Cammino della vita.

Ed ora c’è una nuova strada nel mio orizzonte. La strada principale vicino la nostra casa nel Lake District è stata stranamente quieta per 10 settimane. Le greggi continuano a pascolare in tranquillità, ma oggi il passaggio di auto ed i turisti stanno tornando lentamente. Molto presto ci avventureremo in un mondo post-Covid19 che è molto diverso da prima. Sarà un sentiero nuovo per noi tutti, un nuovo Cammino. Forse Dio ci sta proprio dicendo ora, lascia quello che pensavi essere sicuro e vai, transforma il mondo a mia immagine, Fai questo, rispetta la terra, ed ama più intensamente, e sarai benedetto.

La mia preghiera per tutti i miei compagni di viaggio, e per i monaci nelle comunità di Tororo e Rabanal, è che questo Cammino virtuale ed pieno di speranza, possa dare a tutti noi il coraggio, il senso di appartenenza e la benedizione di Dio, cosi ché possiamo cambiare il mondo in meglio un passo alla volta.

Ci vediamo la prossima settimana,

Buen camino.  

PREGHIERA

Dio Altissimo e Misericordioso, il nostro rifugio in ogni bisogno e la nostra fonte di ogni bene, ti ringraziamo per averci fatto condivisori nella nostra missione. Anche nel mezzo di questi tempi turbolenti di pandemia, dacci la forza di continuare a servire il nostro popolo e che attraverso il lavoro che facciamo, possano loro sperimentare il Tuo amore e guardare al futuro con speranza. Amen

P. Fidelis, osb

Grazie a tutti voi per metterci in Cammino; Grazie per diventare parte di questo piccolo progetto; Grazie per le vostre preghiere, per il vostro aiuto, e per la vostra compagnia.


DONA ORA

Con il vostro aiuto contribuirete con cibo, attrezzature mediche, approvvigionamento idrico, kit per l’igiene

Alla prossima settimana!